Sarà presentato ricorso al Tar per il rimborso delle bollette e per i disagi provocati a causa dei disservizi.
Un esposto alla Procura per i disservizi idrici che si sono verificati in città e una delibera di giunta con cui si dà incarico all’avvocatura comunale di presentare un nuovo ricorso per ottenere l’adozione di interventi volti a garantire in via definitiva l’erogazione dell’acqua e la restituzione agli utenti delle somme delle bollette, emesse in base alla tariffazione ordinaria nonostante l’inidoneità dell’acqua erogata.
Sono i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale in seguito ai problemi riscontrati nella rete idrica di Porto Torres. «Con queste iniziative intendiamo tutelare i diritti dei cittadini. La nostra comunità è stanca di subire i disagi dovuti alla cattiva erogazione dell’acqua», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. «In relazione ai disservizi provocati agli utenti con l’erogazione di acqua torbida e maleodorante – prosegue il sindaco – abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica». Le ordinanze di non potabilità per superamento dei parametri, dettate dalla Asl di Sassari, organismo sanitario deputato al controllo della qualità dell’acqua, in questi anni sono state numerose, ma nelle bollette degli utenti sono sempre stati conteggiati i costi di depurazione. «Questo fatto – spiega l’assessore ai Rapporti con il gestore del servizio idrico, Mauro Norcia – ha spinto la giunta comunale a indicare nuovi indirizzi all’avvocatura comunale. Abbiamo chiesto attraverso un’apposita delibera di presentare un ricorso per tutelare gli interessi dei cittadini in merito alla fatturazione delle bollette, che sono state calcolate senza la detrazione di quei costi di depurazione che non sarebbero dovuti nei giorni di accertata non potabilità dell’acqua». «Questa è un’iniziativa forte e credo anche senza precedenti per un’amministrazione comunale», rimarca il sindaco Beniamino Scarpa.
Per far fronte alle diverse emergenze il Comune di Porto Torres ha dovuto frequentemente procedere alla distribuzione di acqua potabile attraverso le autobotti. «Nonostante fosse compito dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) farlo, siamo stati noi ad assumere anche queste spese non previste e non dovute per venire incontro alle esigenze di anziani, famiglie e bambini. Il gestore del servizio idrico e le istituzioni preposte agli interventi sostitutivi devono fare in modo che gli utenti ricevano acqua salubre e rispettosa dei parametri di legge. In questi anni abbiamo chiesto ripetutamente che venissero risolti i problemi sulla rete idrica di Porto Torres, ma i disservizi sono proseguiti», prosegue il sindaco. «Non siamo rimasti ad aspettare e abbiamo agito utilizzando gli strumenti in mano all’amministrazione comunale, informando anche la Regione. Abbanoa e Ato – conclude Beniamino Scarpa – devono comprendere che sono enormi i disagi creati alla popolazione di Porto Torres e che si deve intervenire concretamente».
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