Il sindaco scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri

Sul tavolo i problemi dell’economia locale e la vertenza per l’Imu delle grandi industrie.

Data:
02 maggio 2013

L’industria, il porto, l’Asinara, i siti monumentali e archeologici e la vertenza sull’Imu dei grandi impianti industriali: il sindaco Beniamino Scarpa porta sul tavolo del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, i temi di rilevanza nazionale del territorio turritano. Lo fa attraverso una lettera in cui chiede al capo del governo di programmmare una visita ufficiale a Porto Torres, «città in cui Lei ha radici ben salde», scrive il primo cittadino.

«Porto Torres sta vivendo periodi particolarmente difficili a causa del crollo del sistema industriale su cui si è retto per decenni il tessuto socio-economico del Nord Ovest della Sardegna. La nostra amministrazione comunale – sottolinea Beniamino Scarpa – ha sostenuto sin dal primo momento il progetto di Eni e Matrìca, società che stanno realizzando il polo della chimica verde, un piano sperimentale attraverso cui si punta a costruire una filiera agricola legata alla produzione di bioplastiche. È un progetto davvero innovativo e importantissimo per noi e per tutto il Paese, ma che, come è logico, non risolve da solo i problemi occupazionali di questo territorio. Anche nel sito produttivo di Fiume Santo si vivono settimane di grandi tensioni per gli annunci dei tagli da parte della multinazionale E.on, che gestisce la centrale termoelettrica». Nella lettera il sindaco ricorda che «Porto Torres presenta delle grandi potenzialità in diversi settori. Il porto, per esempio, è tra i più importanti in Italia e il secondo in Sardegna per numero di passeggeri, e deve essere un motore di sviluppo di tutta la Provincia di Sassari. Ma c'è bisogno che il governo trasferisca al più presto i fondi previsti per potenziare le infrastrutture dello scalo marittimo, traghettandolo verso una dimensione europea. Un’altra grande scommessa è l'isola dell'Asinara, Parco Nazionale e paradiso incontaminato che ha bisogno dei servizi essenziali funzionanti tutto l'anno, come l'acqua, il trasporto e il servizio medico, per poter farsi carico di un ingente flusso di turisti. E ci sono, poi, i nostri beni monumentali e archeologici – la Basilica romanica di San Gavino e la città romana di Turris Libisonis – che sono tra i siti più importanti della Sardegna e che hanno necessità di essere valorizzati affinché si crei un virtuoso circuito culturale, capace di produrre economia per i nostri laureati e per i nostri giovani, come accade in tutti gli altri Paesi d'Europa».

Beniamino Scarpa pone, poi, all’attenzione del Presidente del Consiglio la questione dell’Imu sui grandi impianti industriali, che secondo quanto previsto dalla Legge di stabilità dovrà essere incassata dal Comune ma trasferita totalmente allo Stato. «È uno dei principali problemi, e ritengo che il governo da Lei presieduto possa affrontarlo nell’immediato. Ho personalmente avviato un’attività di sensibilizzazione verso i comuni italiani interessati, per richiedere l’attivazione di un meccanismo di perequazione in favore dei centri che perderanno ingenti risorse finanziarie a causa della Legge di stabilità, la quale destina questa tassa totalmente allo Stato, trasformando i comuni in meri riscossori. Il Comune di Porto Torres verrà a perdere quasi il 40% degli introiti e tutto ciò si tradurrà in un pesante ridimensionamento dei servizi di base, come le mense scolastiche, gli asili nido, l’assistenza ai disagiati. Come potrà intuire per noi rappresentanti degli enti locali, a contatto con i cittadini ogni giorno, diventerebbe impossibile governare il malessere sociale se venisse a mancare un sostegno economico così rilevante». Infine, l’invito del primo cittadino: «Caro Presidente, sono fermamente convinto che le Sue capacità e il Suo supporto consentiranno a tutto il Nord Ovest della Sardegna di vedersi sfilare il velo dell’oblio che troppo spesso viene posato sulla nostra Isola. La invito a programmare una visita ufficiale a Porto Torres, la Sua città, pronta ad accoglierLa e a sostenerLa in questo percorso istituzionale».

 

Il sindaco scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri
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Ultimo aggiornamento

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